Com'era organizzata una giornata

  La giornata era bene suddivisa in più momenti. I bambini arrivavano all’asilo con i genitori dalle 7.30 alle 9 e dopo che erano arrivati tutti le educatrici li portavano nelle aule corrispettive. Le classi erano 3: i più piccoli cui fascia di età era dai 3 ai 12mesi , la seconda classe era quella dei medi che avevano dai 13 mesi ai 24 e infine c’era la classe dei grandi in cui i bambini avevano dai 24 ai 48 mesi. Durantre il mio periodo di tirocinio sono stata principalemte con i medi e qualche giorno con i grandi. Dopo che i bambini erano stati accompagnati dalle educatrici nelle aule c’erano dei momenti di gioco e di attività creative che le educatrici avevano preparato. Siccome era luglio dopo un’ora e mezza in classe i bambini venivano portati fuori nel giardino dove si divertivano a giocare con i palloni e le cariole. 


Alle 10.00 veniva portata la merenda e dopo che l’avevano mangiata,ed erano passati per il bagno per farsi lavare le manine,tutti  ritornavano in aula a trascorre altri momenti di gioco prima del pranzo. Tutti i cibi che i bambini mangiavano erano preparato dal personale del centro diurno di Marano. Quando i bambini sapevano che stava per arriare il cibo tutti aggitati e spaventati( per non si sa quale motivo) dal signore che  lo portava si facevano mettere la bavaglia e si mettevano a sedere o venivano messi dalle educatrici nei seggioloni. 

Dopo aver dato da mangiare ai bambini più grandi veniva dato un piccolo asciugamano bagnato così da pulire la faccia che era tutta sporca del cibo che avevano mangiato . Il primo giorno che li vidi con in mano il panno bagnato mi preoccupai e dissi ai bambini di metterlo giù. Le educatrici ridendo mi spigavano che quel panno glielo avevano dato loro e serviva per pulirsi la faccia. Una volta finita la pulizia della faccia e delle manine i bambini venivano accompagnati nel salone dove arrivavano i genitori ( i genitori all’inizio dell’anno scolastico potevano scegliere se fare stare i figli mettà giornata o fino al pomeriggio). Nel momento in cui le educatrici vedevano che i bambini cominciavano ad agitarsi troppo,li portavano nella sala del dormitorio che,pieno di lettini blu, accoglieva i bambini che pian pianinino si addormentavano al suono delle ninnanne.


 

In quei momenti io andavo a mangiare e poi aiutavo la tutor a completare degli album dei bambini in cui con tante foto era catalogato il loro percorso scolastico, le loro attività. Alle 15 i bambini venivano svegliati e cambiati dalle educatrici. Dopo di che ,prima che arrivassero i genitor,gli veniva data loro la merenda.

 


 

E finchè aspettavano i genitori ricominciavano a giocare. Ciò che non dimenticherò mai è quel sorriso che avevano quei piccoli bambini: era la cosa più contagiosa che conoscevo...tornavo a casa ogni giorno e mi facevano male le guance da quanto avevo sorriso.

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